La tomba, scoperta nel 1874, è composta da un piccola stanza con soffitto a doppio spiovente, ed è una delle più piccole tombe dipinte di Tarquinia. Nelle pareti sono rappresentati, separati da alberelli, danzatori e suonatori ebbri e coronati con tralci di vite: è questa la rappresentazione tipica dei coniasti, o baccanti, da cui deriva il nome della tomba.
Datazione: fine VI secolo a.C.